ApprofondimentiDiritto CommercialePer la Cassazione anche l’amministratore di fatto è soggetto alla clausola arbitrale

9 Febbraio 20230

Per la Cassazione anche l’amministratore di fatto è soggetto alla clausola arbitrale

I giudici di legittimità con ordinanza n.3271/2023 per la prima volta affermano la competenza arbitrale anche nell’ipotesi di azioni di responsabilità rivolte nei confronti di amministratori di fatto (in precedenza avevano concluso nel medesimo senso anche Trib. Milano 01.07.2010 e Trib. Milano 13.02.2009).

La Corte di Cassazione (confermando la motivazione espressa sul punto dall’Arbitro unico) ha ritenuto che la clausola arbitrale possa valere anche nei confronti di chi è chiamato a rispondere in forza delle funzioni effettivamente svolte all’interno della struttura organizzativa societaria.

In effetti, con il concetto di «amministratore di fatto» si indica tanto chi sia stato nominato in modo invalido, oppure abbia incominciato ad esercitare le funzioni prima della formale nomina e dell’accettazione, quanto chi, invece, abbia usurpato le funzioni ad altri e abbia gestito o si sia comportato come rappresentante senza averne i poteri.

In entrambi i casi si è ritenuto che gli amministratori di fatto siano soggetti alla responsabilità prevista per gli amministratori dall’art. 2392 c.c. e seg. (Cass. 234/1984; Cass. 1925/1999; Cass. 6719/2008; Cass.2586/2014; Cass. 4045/2016; Cass. 21567/2017; Cass. 21730/2020) e, quali autonome figure di soggetti in grado di rivestire pienamente un rapporto organico all’interno della struttura organizzativa della società, che gli stessi possano essere destinatari di tutto un fascio di diritti e obblighi che conseguono alla funzione che nei fatti rivestono, incluse le previsioni statutarie riguardanti gli amministratori.

Depone, poi a favore di tale interpretazione anche l’art. 808 quater c.p.c. che stabilisce espressamente che «nel dubbio, la convenzione di arbitrato si interpreta nel senso che la competenza arbitrale si estende a tutte le controversie che derivano dal contratto o dal rapporto cui la convenzione si riferisce».

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